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Nome Ricardo Izecson dos Santos Leite
Nazionalità
Brasilliana
Nato
22 aprile 1982 a Brasilia
Ruolo
Centrocampista
Nr. di maglia
22
Squadra
Milan
Altezza
186 cm
Peso
73 kg
Soprannome Kakà
Esordio in Serie A Ancona-Milan (01/09/2003)
Piede preferito destro
Kaká è un centrocampista offensivo arrivato al Milan nell'estate del 2003 promettendo di "combinare la fantasia brasiliana con la disciplina tattica del calcio europeo".
Quando è arrivato al Milan, i tifosi aspettavano Stam. Proprio così, nell'estate immediatamente successiva al trionfo di Manchester contro la Juventus, i sostenitori rossoneri, nella stragrande maggioranza dei casi, ritenevano che la squadra avesse bisogno del grande ritocco olandese in difesa.
E invece Kakà. Tutto il contrario del gigante di Kampen. Non un difensore alto, esperto e risoluto, ma una promessa, un trequartista in fieri, un giovane palleggiatore con doti fuori dal comune. Stam può attendere, se ne riparlerà un anno dopo. Intanto tifosi perplessi su Kakà: ma abbiamo già Rui Costa e Rivaldo...Sono bastati pochi momenti ed è nato tutto. L'attimo di Cesena con il National di Bucarest, l'altro attimo di Ancona all'esordio in campionato e la scintilla è scoccata subito. Ha le stimmate, con la sua carica di freschezza e novità contagia i compagni, manda in brodo di giuggiole l'ambiente. Era dai tempi di Van Basten che...
Tutto è sgorgato così con Kakà, inaspettato, nuovo. Doveva essere un piccolo e giovane lusso, un ragazzo di belle speranze da svezzare e invece è diventato mister dieci anni. Si dice sempre così in estate o giù di lì, per dieci anni sarà il fantasista del Milan. Come per Nesta tre anni fa, per dieci anni sarà il nostro difensore centrale. Come per Gilardino oggi... Ma torniamo a Kakà. Non un fulmine, ma un arcobaleno a ciel sereno. L'atmosfera dell'ambiente rossonero era ottima per la vittoria in Champions League eppure, appena arrivato, il talento di Brasilia ha subito fatto vedere cose importanti e fuori dal comune. Tutti, in campo, in tribuna stampa, sugli spalti e nei salotti di casa, abituati bene: magie, gol, rifiniture pregiate. Fino ad uno scudetto in cui la griffe di Kakà è molto vicina al triangolo tricolore conquistato comunque da tutti i suoi compagni.
Kaká è nato a Brasilia il 22 aprile 1982, ma già da piccolo si è trasferito a San Paolo, nel quartiere residenziale di Morumbi.
La storia di Kaká non è la solita favola del ragazzino che mangia riso e fagioli con qualche dramma familiare alle spalle. Il contrario. La famiglia appartiene alla media borghesia. Il padre di Kaká è un ingegnere civile, il signor Bosco Izecson Pereira Leite, mentre la mamma Simone Cristina dos Santos Leite è una professoressa. Non hanno avuto problemi nel mettere insieme il pranzo con la cena, anzi da ragazzo Kaká si poteva permettere anche qualche maglietta firmata ed alcuni videogame all'avanguardia.
E siccome nelle giovanili del San Paolo con lui c'erano tanti ragazzi poveri, spesso dopo l'allenamento tutta la garotada (espressione brasiliana che indica un gruppo di adolescenti festosamente rumorosi) andava a casa Leite a fare merenda: 1400 metri a piedi per sgranocchiare le ciambelle di mamma Simone Cristina.
Forse proprio per queste origini borghesi, in Brasile non hanno mai avuto certezze sul suo futuro.
Di buon carattere e famiglia solidissima, crede alle tradizione ed è religiosissimo.
Kaká è sicuro di essere stato graziato da Dio quando nell'ottobre del 2000 ebbe un incidente che avrebbe potuto lasciarlo paralizzato. Kaká batte infatti la testa sul fondo di una piscina e si ruppe una vertebra del collo. Da allora, ogni volta che segna una rete, mentre la gente lo acclama e i compagni gli si buttano addosso, si ricorda di quel momento e alza gli occhi al cielo.
Nel gennaio del 2001 la squadra juniores del San Paolo fu protagonista della Coppa San Paolo di calcio giovanile, l'equivalente del Torneo di Viareggio. Ma Kaká era in panchina, non giocava mai.
Il 7 marzo dello stesso anno, la prima squadra del San Paolo giocava contro il Botafogo la finale della Copa Rio-Sao Pãulo, torneo che non aveva mai vinto.
Al 14' del secondo tempo l'allenatore Oswaldo Alvarez lo mise in campo al posto di Fabiano scatenando la reazione scandalizzata dei commentatori radiotelevisivi: "Incredibile! Alvarez està louco, Alvarez è pazzo, ha buttato in campo una riserva delle giovanili".
Quel giorno Kaká segnò 2 gol in poco più di 2 minuti, regalando il trofeo alla sua squadra. E Oswaldo ricorda quel giorno con il sorriso sulle labbra: "La gente non sapeva che Kaká arrivava da una lunga convalescenza. Nel 2000 si era rotto la sesta vertebra sbagliando un tuffo in piscina in un parco acquatico. Ma io sapevo che era fortissimo".
Quei 2 gol non bastarono per convincere tutti. Non ci credevano tanto, se è vero che nei quarti di finale del campionato brasiliano del 2001 contro l'Atletico Paranaense, dopo essere stato inseguito per tutto il campo dal randellatore Cocito, costrinse il suo allenatore a sostituirlo al 39' del primo tempo. Kaká uscì piangendo a dirotto e la critica lo stroncò: "E' bello da vedere, ma non può giocare partite importanti".
Quelle lacrime disperate lo resero ancora più simpatico alle ragazzine, che in Brasile in questi anni hanno fondato numerosissimi fan club dedicati a lui.
Troppo bello per essere vero dicevano. L'unico che ha sempre creduto in lui è Carlos Alberto Parreira. Lo affrontò la prima volta e gli fece i complimenti, lo affronto la seconda volta e disse : "Quel Kaká diventerà un fenomeno" ...
Ha partecipato con la nazionale brasiliana ai Campionati del Mondo Juniores FIFA del 2001 prima di vivere nel 2002 una stagione memorabile culminata con l’esordio con la nazionale maggiore contro la Bolivia e con la partecipazione alla Coppa del Mondo FIFA.
Successivamente ha partecipato con l’Under 23 brasiliana alla Coppa d'Oro CONCACAF del 2003, persa in finale contro il Messico. Nel 2005 è stato protagonista nella vittoria brasiliana nella Confederation Cup.
La prima presenza nella Seleçao risale al 31 gennaio 2002 (Brasile - Bolivia 6 - 0). Finora in maglia verdeoro ha disputato 26 partite e segnato 7 reti. A queste se ne aggiungono 10 con 7 gol nell'Under 23, con cui ha raggiunto la finale della Gold Cup del 2001, e 5 partite e una rete nel Mondiale di calcio Under 20.
Ha esordito nel Milan nella stagione 2003-2004, nella partita Ancona - Milan 0-2 del 16 agosto 2003. In tale stagione ha segnato 10 reti in campionato, contribuendo alla vittoria dello scudetto, e 4 in Champions League. Nella stagione successiva, dopo la vittoria in agosto nella Supercoppa Italiana, ha messo a segno 7 reti in campionato e 2 reti in Champions League.
Poi, un'estate fa, la seconda. All'inizio del secondo anno i tifosi si fregano le mani, c'è Kakà. Ci farà vedere ancora di più. Il vento però cambia direzione. Qualche palo di troppo e le tante ammonizioni rimediate dagli avversari per falli su di lui, si fanno sentire. La preparazione è diversa, la prima interamente concepita a Milanello con lui e per lui, e per finire ci si mette anche un pizzico di pubalgia galeotta. A quel punto Kakà propone sostanza: assist, aiuti a centrocampo, movimenti più coordinati. Nell'enorme loggione del calcio giocato e parlato, però, non tutti colgono e non tutti accettano. Ricky naviga nel mare dell'utilità e della razionalità fino a marzo, poi torna a magie mostrare. Certi assist di Champions League, fra Psv e Liverpool, sono ai limiti del calcio.
Nella stagione 2005-2006 ha giocato su altissimi livelli. Ha segnato un meraviglioso gol in occasione della partita di Champions League Milan-Fenerbahçe 3-1 del 13 settembre 2005, quando, correndo palla al piede, ha superato in dribbling tre avversari e ha scagliato un rasoterra imparabile per il portiere.
In nazionale Kaka è una delle colonne portanti insieme a Ronaldinho e Adriano: i tre costituiscono il "Trio delle meraviglie".
Curiosita
Origine del nome: il nome Kakà è una storpiatura del nome Ricardo, che il fratello minore di Kakà, Digão, non riusciva a pronunciare quando era piccolo.
Originariamente il nome veniva storpiato in Cacà, ma poi Ricardo sostituì la lettera "c" con la "k".
Il 23 dicembre 2005, a San Paolo del Brasile, di fronte a 600 invitati nella chiesa Renascer em Cristo, con una cerimonia molto sobria Kakà ha sposato la fidanzata di sempre Caroline Celico, di 5 anni più giovane.
Kaká è attualmente il più giovane Ambasciatore contro la fame del PAM, il programma alimentare mondiale dell'ONU.
Ha un braccialetto di metallo con la scritta "Jesus" e un nastrino di stoffa con le lettere "OQJF" ("O que Jesus faria?", cioè "Cosa farebbe Gesù al mio posto?").
Ha fatto personalizzare le sue scarpe da calcio dall'Adidas con la frase "Dio è fedele".
Sulla porta della sua stanza a San Paolo c'era scritto "Un bambino felice ha Gesù nel cuore".
La sua segreteria telefonica dice: "Sono Kaká. Al momento non posso rispondere. Grazie. Dio ti benedica. Ciao".
L'8 aprile di quest'anno (2006) Ricky ha segnato la sua prima tripletta con la maglia del Milan nella partita giocata a Milano contro il Chievo Verona (vinta dal milan 4-1)
Il primo gol importante nelle coppe europee segnato da Ricky e' stato un gol importantissimo e bellissimo. Il Milan giocava a Bruges e si trovava in inferiorità numerica a causa dell'espulsione di Nesta. Sembrava dovesse finire in pareggio, ma ad un certo punto ecco venir fuori la prodezza: fantastico pallonetto-cross dalla destra di Cafu per Ricky che dal limite, di piatto destro al volo mette il pallone sotto la traversa alla sinistra del portiere avversario Verlinden. Un gol splendido
Domenica 7 maggio 2006 al Tardini di Parma, Ricky, con il gol al Parma, ha segnato il suo 30esimo gol con la maglia del Milan (13esimo in campionato di questa stagione e 17esimo in questa stagione) in 100 presenze. Kaka poi segnerà anche nell'ultima partita di campionato su rigore, in casa contro la Roma.
Dopo un'estenuate estate 2006 dove praticamente ogni giorno i giornali spagnoli lo indicavano come obbiettivo primario per la nuova dirigenza del Real Madrid, anche se per altro aveva gia sottoscritto un rinnovo prima dei mondiali 2006 con il Milan e più volte aveva annunciato di non volersene andare dal Milan, Kaka ha rimandato al mittente tutte le malevoci giocando il preliminare d'andata di Champions League con il Milan il 09.08.2006.
Mondiali 2006
Nella prima partita del Brasile ai Mondiali 2006, Kakà ha segnato un grande gol con un pregevole tiro dalla distanza, rete che ha permesso ai brasiliani di battere la Croazia.
Il Brasile però è stato eliminato ai quarti di finale dalla Francia, ma per i media Kakà è stato l'unico componente del "quartetto magico" (Kakà, Adriano, Ronaldo e Ronaldinho) a ben figurare al Mondiale.
Stagione Squadra Pres. Gol Min. Ammoniz.
2005/2006 MILAN 35 14 1
2004/2005 MILAN 36 7 3052 5
2003/2004 MILAN 30 10 2355 5
Totale in A 101 31 8010 11
Palmares
1 Coppa del Mondo FIFA (2002)
1 Campionato italiano (2004)
1 Confederations Cup (2005)
1 Supercoppa europea (2003)
1 Supercoppa Italiana (2004)
1 Supercampionato Paulista (2002)
1 Torneo Rio - San Paolo (2001)
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